
Mentre i grandi imperi erano governati da re più o meno tirannici, spesso erano venerati come Dei e i sudditi erano considerati poco di più di schiavi, comunque non avevano nessun diritto di partecipare agli affari di stato, si limitavano a obbedire, a pagare le tasse, e a morire come soldati, in Grecia le cose si evolvevano in maniera diversa. I Greci non vollero o non seppero darsi uno stato nazionale, almeno finché non furono conquistati, svilupparono quindi le Polis o città stato. Ogni città quindi era governata come uno stato, aveva capi politici, modi di vita e dialetti propri, si alleavano solo quando un nemico le minacciava e s’incontravano ogni quattro anni sia per i giochi, sia per le funzioni religiose, che si tenevano a Olimpia. Si venivano così a formare amicizie e alleanze tra le polis, ma, soprattutto si realizzarono varie forme di governo più o meno moderne, nobili e originali per esempio, la democrazia o il regime tirannico e aristocratico. Sicuramente le due polis più importanti furono Sparta e Atene. Sparta e Atene due città stato così vicine e così diverse, erano caratterizzate da stili di vita sicuramente difformi e dalla grande rivalità che, tra di loro, fu sempre accesa, finché arrivarono a scontrarsi per il predominio sulla Grecia.
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Parte Prima:
Sparta |
Parte Seconda:
Atene |
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Parte Terza:
La guerra del Peloponneso |
Parte Quarta:
I Trenta Tiranni |
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